
D A M I A N O Q U A R A N T A

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Damiano Quaranta, classe 1988.
Dal 2012 si dedica alla realizzazione delle sue opere raccontando se stesso attraverso giochi di pieni e di vuoti. Dando corpo ad esperienze e paure ne riconosce quei limiti che se nello specifico sono ferro e fuoco, nella vita vanno oltre.
La durezza di superficie dei suoi lavori, inganna solo inizialmente, perché Damiano si salva dalla sua fragilità interiore, attraverso le sue creazioni artistiche.
​Quaranta tra-passa Burri.
"Nulla è più spirituale della materia che esasperata e senza limiti da vita ad un’opera d’arte".
E’ dunque Burri la sua reminiscenza.
“Nessun artista nasce orfano, esiste sempre un padre al quale inconsciamente assegniamo tutta la responsabilità dei nostri riferimenti”.
L’arte, l’architettura, il design; così come il pensiero, la luce e la materia orbitano determinanti nel suo racconto configurandosi come un bisogno primario, come la sua traduzione più essenziale.
Il suo racconto materico inventa una versione tra il reale e il pensiero.
La materia è l’innesto attraverso il quale comunicare, è unione con l’architettura, è il percorso di incubazione dove materia e linea si avverano, si avverano nel diventare dei volumi.
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